martedì 6 marzo 2018

Di Maio: "Noi al governo perché forza nazionale. Intese? Dialogo con tutti, ma dovete venire a parlare con noi"

Grillo: "Alleanze? M5s ha un capo politico, decide lui". Emiliano: "Il Pd deve sostenere lo sforzo di governo del M5s". Marchionne: "Ne abbiamo passate di peggio". Boccia (Confindustria): "Attenti a smontare Jobs Act e piano Industria 4.0". Scalfari: "Tra Salvini, che è quello di prima, e Di Maio, che sembra radicalmente cambiato, sceglierei Di Maio". Le mosse di Cinquestelle puntano a un'alleanza con i dem.Il tempo dei brindisi e dell'ubriacatura per il trionfo alle politiche, nel campo del M5s, volge al termine. Si inizia dunque a ragionare nella prospettiva di dare forma e numeri al primo governo della Terza Repubblica. Secondo molti osservatori, quando il presidente Sergio Mattarella darà il via alle consultazioni, non potrà negare a Luigi Di Maio, candidato premier del primo partito italiano, il giro di valzer iniziale: un mandato esplorativo con cui trovare intese con altre forze politiche o con singoli deputati alieni al movimento per arrivare così a costruire una maggioranza. Di Maio, che a suo favore registra anche la benedizione di Eugenio Scalfari. Durante la campagna elettorale, il fondatore di Repubblica aveva sorpreso affermando che, dovendo scegliere tra Berlusconi e Di Maio, avrebbe optato per il primo. Rispondendo alla domanda aggiornata al dopo voto da Giovanni Floris a Di Martedì, Scalfari dichiara: "Oggi, tra Salvini, che è quello di prima, e Di Maio, che sembra radicalmente cambiato, sceglierei Di Maio".
Di Maio: "Noi al governo perché forza nazionale. Intese?

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