mercoledì 26 gennaio 2022

Speciale Quirinale 2022 - News del 26 Gennaio

 



Seconda fumata nera per il Quirinale. Si aprono spiragli ma resta la distanza tra i partiti
Roma 25 Gennaio 2022 - Nuova fumata nera per il Quirinale. Un risultato atteso, nel secondo giorno di scrutinio, in cui i due maggiori schieramenti, centrosinistra e centrodestra, hanno nuovamente dato indicazione ai rispettivi gruppi di votare scheda bianca. Ma, al di là dei tecnicismi e soprattutto della 'pre tattica', la seconda giornata di votazioni è segnata dalla mossa della coalizione di centrodestra che mette sul tavolo una rosa di tre nomi - Marcello Pera, Carlo Nordio e Letizia Moratti - per cercare di uscire dall'impasse, sondare il centrosinistra e tentare una intesa.
976 i votanti, nessun astenuto, 125 i voti dispersi, 527 le schede bianche e 38 le nulle Accanto alle numerose schede bianche, sono stati votati e letti durante lo spoglio da Roberto Fico anche i nomi di Pierluigi Bersani, Massimo D'Alema, Giancarlo Giorgetti, il premier Mario Draghi, Francesco Rutelli, Guido Bertolaso, Ugo Mattei, Umberto Bossi. All'avvio dello spoglio sono tre i voti per Sergio Mattarella.
Quirinale, terzo scrutinio: fumata nera

Roma 26 Gennaio 2022-  Nuova fumata nera, al termine del terzo scrutinio per l'elezione del
capo dello Stato. Lo spoglio è durato un'ora.Hanno votato 978 grandi elettori. Prevalgono
ancora le schede bianche,412, nulle 22,voti dispersi 84.                     
Tra i più votati,Mattarella (125 voti),Guido Crosetto (FdI) 114 preferenze, un numero
che supera i 63 grandi elettori del suo partito. Casini oltre 50 voti.

Dalla prossima votazione, prevista per domani alle 11, per eleggere il nuovo  Presidente
basterà il 50% più uno delle preferenze (505). 

 



Salvini: «Soluzione vicina». Meloni avverte: «No a nomi non concordati»

«Fratelli d’Italia continua a ritenere imprescindibile una votazione compatta del centrodestra su un candidato della coalizione, come concordemente valutato nell’ultimo vertice. A Matteo Salvini il mandato di individuare, attraverso le sue molteplici interlocuzioni, il candidato più attrattivo tra quelli presentati ieri», comunica in una nota il partito di Giorgia Meloni (che pare si riferisca anche a Casellati, non solo a Pera, Moratti e Nordio). Insomma, un messaggio forte e chiaro al leader della Lega.

Telefonata tra Berlusconi e Salvini

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che si trova ancora in ospedale, ha sentito al telefono il segretario della Lega, Matteo Salvini, per fare il punto della situazione. I due hanno avuto una lunga e cordiale telefonata. Si sono concentrati soprattutto sull’elezione del prossimo Presidente della Repubblica.

Salvini a casa di Sabino Cassese (ma la Lega smentisce)

Il segretario della Lega ha incontrato nel pomeriggio l’ex ministro del governo Ciampi Sabino Cassese. Adesso dovrebbe vedere anche il segretario dem Enrico Letta. Alle 19 prevista una riunione urgente congiunta con deputati e senatori. Lo scrive Il Foglio. «Nessun incontro tra il senatore Matteo Salvini e il giurista Sabino Cassese», precisano subito fonti del Carroccio.



Beppe Grillo sta con Conte: “Piena sintonia. Mai parlato di votare Draghi al Quirinale, garantire piena stabilità all’attuale governo”

 

Beppe Grillo sta con Giuseppe Conte. È quanto emerso dopo una lunga chiamata di aggiornamento tra i due durante la quale il fondatore 5 stelle ha sostenuto la linea tenuta in questi giorni dal presidente M5s e chiesto di “garantire la stabilità dell’esecutivo”. I due non hanno invece mai parlato dell’ipotesi di votare Mario Draghi come presidente della Repubblica. La notizia è trapelata a metà mattina, poco dopo che era iniziata la terza chiama in Parlamento. E proprio sui contenuti del colloquio sono iniziate a circolare ricostruzioni contrastanti, tanto che il fondatore ha deciso di intervenire chiamando Enrico Mentana in diretta su La7 per smentire i retroscena e confermare il pieno appoggio alla linea dell’ex presidente del Consiglio: “Non abbiamo mai parlato della candidatura di Draghi al Quirinale”, ha dichiarato. Il riferimento era ai retroscena del quotidiano Domani, che poco prima aveva invece parlato di un endorsement di Grillo per l’ex presidente della Bce. Non era la prima volta che, in queste ore di incontri e trattative, si attribuiva la preferenza del fondatore per l’ex presidente della Bce, argomentando l’ipotesi con un asse con Luigi Di Maio: Grillo ha personalmente smentito ogni retroscena.



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